MERCATOPOLI DAY : L'ESPERIENZA DEL WORKSHOP DI KATIA DI MAGLIE
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MERCATOPOLI DAY : L'ESPERIENZA DEL WORKSHOP DI KATIA DI MAGL

Lunedì 08 Aprile 2013


 


Con immenso piacere vi rendiamo partecipi dell'esperienza del workshop di riuso creativo che si è svolto a Mercatopoli Firenze Legnaia durante il Mercatopoli Day a cura di Katia Di Maglie, eco-artista del blog Artoleria, condividendo quello che lei stessa ha scritto. 


Piccoli giardini dal riuso. Ma non sono una giardiniera *-.-*

Scritto da KATIA ARTOLERIA

Ieri ho tenuto un nuovo workshop a Mercatopoli Firenze Legnaia, nel mio quartiere. Non posso resistere al desiderio di scrivere, anche se è tardi e sono stati giorni così intensi da saltare pranzi e cene. ho pensato questo workshop quasi come una sfida a me stessa. Piccoli giardini dal riuso di oggetti da buttare. E’ tanto che volevo riutilizzare le ceramiche rotte e che volevo provare a realizzare giardini di piante in miniatura. Non lo avevo mai fatto prima. E ho rischiato. Ma se c’è qualcosa che non mi spaventa è creare qualcosa di nuovo. Comincio a fidami del mio intuito creativo. Non sempre riesco alla prima ma amo il sapore dell’avventura.

8630183829 2e9ec0a2d9 c Piccoli giardini dal riuso. Ma non sono una giardiniera * . *

Così, sabato, poco prima dello workshop – perchè solo allora avevo tutti i pezzi a disposizione – ho realizzato il mio primo giardino di ceramiche e cocci. E sono rimasta stupefatta. Non di me. Ma dei materiali e delle piante. Del profumo della terra. Dei colori e di come dopo tanto tempo il sole era uscito quasi ad incoraggiare la nostra piccola sfida di primavera. Nostra si. Perchè anche questa volta Milena – la responsabile di Firenze Legnaia che ha fortemente voluto questi laboratori – ha detto sempre si. Si è fidata e mi ha preparato un luogo incantevole per accogliere gli allievi e i curiosi invitati alla festa (Mercatopoli Day) di primavera. Ha realizzato una mostra di mobili di riuso e recupero di alcuni artisti forentini. Ha allestito uno spazio per le idee di riuso creativo prese dal web, con gli oggetti per poterle riprodurre. Bravissima! E direi avanti nel il suo settore!!

8630178455 3c4001ac5d c Piccoli giardini dal riuso. Ma non sono una giardiniera * . *

Ma torniamo ai piccoli giardini. Io amo essere onesta nei miei workshop. Ho detto subito ai miei allievi che non sono “una giardiniera” e che le idee non erano tutte mie.  Chi mi conosce sa che ho il pollice verdarstro, che non mi applico. Si non sono una giardiniera però sono cresciuta in campagna, ho passato le estati in campagna arrampicandomi sugli alberi, e lassù ascoltavo musica spenzolandomi e cercando nuovi punti di vista. Ho passato gli anni più controversi della mia vita fra le fronde degli ulivi e delle querce e so riconoscere gli alberi da frutto dalla corteccia e l’odore delle radici di molte piante.

No non sono per questo una giardiniera – forse assomiglio di più ad una scimmia? – Ma nel creare i miei primi oggetti ho fatto tesoro di alcune impressioni interessanti che avrei condiviso molto volentieri. Sono passata attraverso la creazione e sono disposta a cedere la mia esperienza. Si,non sono una giardiniera ma sono un’artista e un’educatrice, un’insegnante.  Due ruoli che durante un workshop creativo, credetemi,  si battono come due titani. Insegnare un’arte non è affatto banale. La parte più dura è all’inzio. Quando devi mollare. “No non vi darò un’istruzione precisa, no non vi lascerò una sola tecnica per il risultato. Questi sono i materiali, questi i colori, nastri e pennelli. A voi alcuni segreti che ho scoperto. Vi lascio in balia di voi stessi, dei vostri dubbi, dell’inesperienza, sgomenti come lo sono stata io. Avanti!” E i due titani iniziano a lottare. L’artista pensa “Io lo farei così, ammirate la bellezza, questo è il modello da riprodurre”. L’educatrice dice “Io l’ho fatto così ma tu trova il tuo stile, sperimenta, si si può fare anche cosà, prova, cerca il tuo gusto”. L’insegnante tace. Mentre l’artista muore alla sua arte. L’insegnante osserva. Mentre l’artista grida vendetta!!! L’insegnate crede, spera, aspetta. E alla fine entrambe strabuzzano gli occhi ed esultano al miracolo.

8631298842 aed297749d c Piccoli giardini dal riuso. Ma non sono una giardiniera * . *

Vi sembrerà troppo. Ma alla fine ero sinceramente commossa. Io amo il processo creativo. Amo il processo educativo. Forse più delle creazioni in sè. Probabilmente è questo che mi porta a voler sperimentare cose sempre nuove, anche nei miei prodotti. Insegnare, ma forse meglio, condurre, realizza a pieno questa inclinazione. La realizza negli altri. Gioire dei risultati con chi ti sta davanti, avvertire la soddsfazione che si accende e condividerla, è semplicemente magnifico. Lo è nel lavorare con i bambini, come ho fatto molte volte, ma forse lo è ancora di più quando gli allievi sono adulti. Perchè lo stupore dell’apprendimento è come una restaurazione. Qualcosa che era sopito e torna a vibrare, come e quando non lo consideravi possibile.

Questa è la mia esperienza, e oggi so che si ripeterà e che sarà una delle mie strade. Mi piacerebbe che i partecipanti raccontassero un po’ la loro. Non vi dirò altro. Erano dei nostri, fra gli altri, Guja, la blogger di My Home Restyling che ci regalerà il suo racconto e Francesca aliasMatildeB, stilista del refashion con una bellissima esperienza internazionale di costumista di scena. Tutti si sono portati a casa le loro composizioni e un bel sorriso.

*-.-*

Questi ed altri incontri creativi continueranno, è solo l’inizio. Vi piacerebbe partecipare?