Parlare di affari in picchiata nei contovendita (come è stato detto in un articolo de La Repubblica - Firenze) non riguarda la totalità del mondo dell'usato e contribuisce ad aumentare la psicosi della crisi.
La crisi c'è, è innegabile e di conseguenza, dato secondo noi positivo, ha portato molti a cambiare stile di vita, senza eccessi, a rifiutare il consumismo spensierato, facendo acquisti più oculati e consapevoli e anche attenti al riuso.
Un negozio dell'usato non può competere con i grandi negozi di fascia medio-bassa, costretti dalla competizione ad abbassare prezzi e, soprattutto, qualità dei prodotti.
I negozi dell'usato, al contrario, per essere competitivi e al passo con i tempi, devono selezionare le offerte con il criterio della qualità oltre la convenienza.
Fra i tanti clienti dei negozi dell'usato, c'è sempre chi guarda solo al prezzo, ma la maggior parte delle persone valuta anche qualità, necessità, originalità ed emozione.
I nostri clienti ci chiedono oggetti che durino nel tempo e si sottraggano alla logica "scellerata" dell'usa e getta.
Anche chi vende è anzitutto mosso dal desiderio di non buttare ciò che può essere ancora utilizzabile, se poi può guadagnare denaro tanto meglio.
L'uso e il consumo sproporzionato di cose e materie prime accorcia la vita nostra e del nostro pianeta. Ecologia, buone pratiche, riuso sono argomenti ormai di moda come e forse più che parlare di crisi.
Gli oggetti nei negozi dell'usato sono unici, hanno una storia e hanno ancora un futuro, magari diverso : un mobile, se di qualità, può essere rivisitato, ridipinto e avere ancora tanta vita davanti a sé.
E' necessario ridurre i consumi, ridurre i rifiuti ed anche risparmiare.
Frequentare i negozi dell'usato è una scelta etica, ma anche piacevole che rende ogni acquisto unico, originale , non omologato...,e conveniente alla faccia della crisi!