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Lunedì 22 Dicembre 2008
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Da Il Reporter, Dicembre 2008

Caccia all’affare nel “regno” dell’usato

Dal divano seminuovo ai giochi per le bambole, passando per libri, dischi e vino d’antan: nel bazar si vende e si compra, e c’è qualcosa per tutti i gusti e le tasche.

di Michele Fioraso

Dal divano seminuovo al set completo di accessori e ai giochi per Barbie, dalla zuppiera anni ’50 al soprammobile d’ottone, per non parlare delle centinaia di libri, dischi, videocassette e perfino lettori mp3 o bottiglie di vino d’antan: tra i quasi 16mila oggetti usati di Mercatopoli c’è qualcosa per tutti i gusti e tutte le tasche. Nei 600 metri quadri di via Fra’ Diamanti, in zona Legnaia, si vende e si compra: “Viene a vendere chi vuole racimolare qualche soldo oppure cambia casa ma non vuole buttare via”, spiega Milena Poli, titolare del bazar, aperto da otto anni e rinnovato all’inizio di ottobre. Invece, a comprare sono “molte persone che vogliono risparmiare, ma anche collezionisti e antiquari”.

Le regole sono semplici: Mercatopoli mette a disposizione lo spazio di vendita, gli oggetti vengono valutati (“Un oggetto nuovo, lo vendiamo alla metà del prezzo di mercato”, dice Poli). Se vengono venduti, il negozio trattiene una provvigione che va dal 35 al 50% del prezzo, il resto va al proprietario. Ma “rifiuto moltissimo: prendo solo quello che penso di vendere”. E niente cinesi: “Hanno prezzi troppo bassi in partenza”. La formula è vantaggiosa anche per gli acquirenti: “Dopo due mesi, il prezzo può calare dal 20 al 50%”. Tanto che qualcuno cerca di fare il furbo: “Ogni tanto dobbiamo rovistare in giro – racconta divertita la titolare – certi clienti nascondono quello che gli interessa per strappare lo sconto”. Anche nel settore dell’usato ci sono le mode: “Adesso sono molto richiesti gli accessori per la casa degli anni ’60 e ’70 – continua Milena Poli – ma devono essere originali”. È crollata invece“la richiesta di mobili dell’800, prima cercano i cassettoni”.

L'abbigliamento non tramonta mai: “La clientela è varia: c’è chi acquista per sfizio una giacchina di astrakan e chi invece compra i jeans a 10 euro”. Ogni tanto capita di dover giocare all’“oggetto misterioso”, come nei programmi tv, perché “lo stesso cliente non ha idea di cosa sia e ce lo porta per scoprirlo”: poi ci pensano gli altri clienti a svelare l’enigma. In tutta questa compravendita la possibilità di fare affari non manca: “Ho venduto il bancone di una farmacia inglese a 1600 euro e tante macchine fotografiche rare”. Conclude Milena Poli: “Qui non facciamo beneficenza, ma lucro equo: alla fine siamo contenti io, chi vende e chi compra”. Dal divano seminuovo ai giochi per le bambole, passando per libri, dischi e vino d’antan: nel bazar si vende e si compra, e c’è qualcosa per tutti i gusti e le tasche.